I 1000 segreti del sonno
Quando facciamo fatica ad addormentarci abbiamo la netta sensazione di aver dormito male. La scienza ha ‘misurato’ il tempo che dovremmo metterci per scivolare tra le braccia di Morfeo: circa 20 minuti. La difficoltà a prendere sonno si chiama insonnia iniziale e rappresenta un disturbo molto comune.
Sveglia! Studi clinici evidenziano che il ritardo dell’addormentamento influisce sulla percezione del nostro riposo. Chi si addormenta in ritardo ha la sensazione di aver dormito peggio rispetto quando si dorme meno, ma subito.
Secondo una recente indagine di mercato*, il 57% degli italiani dichiara di avere periodiche difficoltà di addormentamento; tra questi la maggioranza sono donne.
Chi ne soffre vive una condizione di disagio. Il momento dell’andare a dormire viene vissuto con una sorta di ansia da prestazione: si cerca di controllare il processo di addormentamento e si temono le conseguenze dell’insonnia, alimentando pensieri catastrofici e ansia. E, infatti, ci sono conseguenze negative che si ripercuotono anche sulla giornata, come sbalzi d’umore, irritabilità, stanchezza, poca concentrazione.
La causa principale è spesso di natura psicologica (pensieri ricorrenti, stress, problemi personali), anche se potrebbe manifestarsi a seguito di una malattia, di un disturbo del sonno o di uno sfasamento del proprio orologio biologico.
Oltre la metà degli italiani fa i conti con problemi di addormentamento, ma è solo il 47% di loro che non prende provvedimenti per risolvere la situazione. Chi ha questi problemi spesso si rassegna a conviverci, eppure i rimedi disponibili sono tanti, dalle buone abitudini per favorire il riposo alle terapie prescritte dagli specialisti. Quando l’insonnia si fa sentire, cominciamo a combatterla con le buone abitudini e, se persiste, rivolgiamoci al medico.
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