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I 1000 segreti del sonno

A cura degli specialisti del sonno AIMS

2 tipi e 4 stadi. L’architettura del sonno

Il sonno è caratterizzato da una struttura ciclica: ogni notte si susseguono 4-6 cicli della durata media di 90 o 110 minuti ciascuno. Ogni ciclo ha una sua fase iniziale di “sonno ristoratore”, chiamata fase NREM, a cui segue una fase di “sonno paradosso”, la fase REM.

Sveglia! È fondamentale cercare di non interrompere i cicli del sonno notturno e soprattutto di mantenere un corretto equilibrio tra le varie fasi così da permettere al nostro organismo e al nostro cervello un miglior funzionamento.

L’architettura del sonno: veglia, sonno NREM e sonno REM

L’architettura del sonno viene suddivisa in: stato di veglia, sonno NREM (non-REM), e sonno REM.​ La sigla REM è un acronimo che indica la presenza di rapidi movimenti oculari (in inglese Rapid Eye-Movements) che si verificano nella fase REM a differenza di quanto accade nel sonno NREM.​

Fasi del sonno: il sonno NREM

Il sonno NREM rappresenta la fase del sonno riposante e ristoratore, in cui la mente riduce la sua attività, ma resta comunque attiva e permette il movimento. ​

È suddiviso in diversi stadi:​

  • Lo stadio 1 rappresenta il sonno più leggero e, di solito, occupa circa il 5% della durata complessiva del sonno. Compare quando, passando dallo stato di veglia al sonno, ci addormentiamo. Oppure a seguito di risvegli notturni. Sapevate che, nonostante i muscoli siano rilassati durante il sonno, tendiamo a cambiare posizione ogni 20 minuti e in alcuni casi anche ogni 5?​
  • Nello stadio 2 la frequenza cardiaca e la temperatura del nostro corpo si riducono, permettendoci di raggiungere un sonno più profondo. Questo stadio occupa quasi la metà del sonno totale.​
  • Gli stadi 3 e 4 sono considerati il sonno da cui è più difficile svegliarsi, anche se ci son rumori molto forti. In questi stadi i tessuti del nostro corpo, compresi ossa e muscoli, vengono riparati e ricostruiti e il sistema immunitario rinforzato. Con il passare degli anni tendiamo a trascorrere meno tempo negli stadi 3 e 4e ad aumentare la durata dello stadio 2.​

Fasi del sonno: il sonno REM

Il sonno REM è conosciuto come la fase del sonno in cui si sogna con maggiore frequenza e che gioca un ruolo importante nel consolidamento e organizzazione dei ricordi. In questa fase i muscoli scheletrici non si possono contrarre, il che impedisce al nostro corpo di muoversi anche in caso di sogni vividi. E questo è importante, dato che questa è proprio la fase in cui tendiamo maggiormente a sognare e ad avere incubi. Entriamo in fase REM circa 90 minuti dopo esserci addormentati e al mattino, tendiamo a svegliarci spontaneamente proprio durante il sonno REM.

Com’è organizzato il sonno durante la notte?

Questi stadi del sonno tendono a ripetersi ciclicamente seguendo l’ordine: stadio 1, stadio 2, stadio 3, stadio 2, fase REM. Generalmente, durante il sonno notturno, questo ciclo viene a ripetersi 4/5 volte. Ogni ciclo può durare dai 90 ai 110 minuti e se nei primi cicli è la fase NREM a occupare più tempo, negli ultimi cicli a prevalere è la fase REM.

Sveglia! È fondamentale cercare di non interrompere i cicli del sonno notturno e soprattutto di mantenere un corretto equilibrio tra le varie fasi così da permettere al nostro organismo e al nostro cervello un miglior funzionamento.

Sito-bibliografia

  • Jiang F. Sleep and early brain development. Ann Nutr Metab. 2019;75(suppl 1):44–53.
  • Balestrieri M, Bellantuono C. In: Trattato di psicofarmacologia clinica. Il Pensiero Scientifico Editore. 2003:561-79.
  • Patel AK, Reddy V, Araujo JF. Physiology, Sleep Stages. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; April 28, 2022.
  • sonnomed.it/sleep-pills-disturbi-del-sonno/
  • www.youtube.com/watch?v=n5YXdf-x4RM

Lo sapevi?

Lo sapevi?

La luce, si sa, influenza il nostro sonno, dato che è proprio la sua presenza a sopprimere il rilascio della melatonina, l’ormone del sonno. Quello che è meno noto è che non tutta la luce ha lo stesso effetto sull’inibizione della produzione di melatonina e quindi sull’inizio del sonno.

Lo sapevi?

Lo sapevi?

Gli scienziati hanno dimostrato che la luce blu – classicamente quella emessa dai dispositivi elettronici come tablet, smartphone tv – inibisce la melatonina maggiormente di quanto non faccia la luce naturale.

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