I 1000 segreti del sonno
“È un sogno”, “Nemmeno per sogno”, “Vivere nel mondo dei sogni”. Sono moltissimi i modi di dire che rimandano alla parola “sogno” che ha significati ed accezioni diversi, ampiamente utilizzati in letteratura, nelle canzoni, nel cinema, e riconducibili a quei concetti di straordinarietà, bellezza e desiderio che, da svegli, affidiamo al sogno, un’esperienza umana davvero straordinaria. Ma dal punto di vista fisiologico cos’è un sogno? In modo poco poetico, il sogno è una qualsiasi attività mentale che avviene durante il sonno.
Sveglia! Sogniamo tutti e in tutte le fasi del sonno, contrariamente a quanto si credeva fino a qualche tempo fa. E se ancora non sappiano sino in fondo perché si sogna, sappiamo che sognare fa bene al cervello e alle nostre emozioni
Si tratta di un’attività generalmente tipica delle fasi di sonno REM, che può essere più o meno nitida e dettagliata, avere una struttura narrativa più o meno coerente, generare in chi dorme sensazioni prevalentemente visive e con eventuale partecipazione emotiva.
Per molto tempo, si è pensato che potessimo sognare solo durante la fase REM, ma così non è. Siamo in grado di sognare in tutte le fasi del sonno e il contenuto dei sogni varia a seconda della fase in cui ci troviamo.
Sembrerebbe che dall’80 al 95% dei sogni che riusciamo a ricordare al risveglio siano stati fatti durante la fase REM, mentre la percentuale di quelli fatti in fase NREM varia dal 40 al 60%, con valori più alti soprattutto nei giovani adulti.
Al momento non abbiamo una risposta definitiva a questa domanda, ma gli esperti hanno elaborato numerose teorie. Alcune sostengono che sognare potrebbe aiutarci a consolidare ed elaborare i ricordi, come quelli riguardanti abilità e abitudini; altre sostengono che i sogni siano una sorta di “palestra” perché ci mettono alla prova in varie situazioni che potrebbero presentarsi nella nostra giornata; altri ancora ritengono che sia prerogativa del cervello produrre attività cognitiva tanto da non poterne fare a meno neanche durante il sonno.
Da un punto di vista più emotivo, in molti casi i sogni riflettono le esperienze che viviamo da svegli, trasformandosi in un’espressione del nostro stato di benessere; basti pensare a come aumenta la frequenza dei brutti sogni nei periodi in cui si è esposti a eventi negativi e stressanti.
Quando ricordiamo di aver sognato storie con un fitto e articolato intreccio, di cui noi stessi eravamo protagonisti, molto probabilmente stiamo richiamando alla mente un sogno fatto durante il sonno REM.
In questa fase, infatti, i sogni possono essere molto stravaganti e sono caratterizzati dalla presenza di molte immagini e di una forte attivazione emotiva. Al contrario, nela fase NREM, il sogno è caratterizzato da concetti semplici e, oltre ad essere più conciso, tratta di argomenti ordinari.
I sogni lucidi sono quelli in cui ci rendiamo conto di essere in un sogno e, avendo più consapevolezza della condizione in cui ci troviamo, siamo più abili nell’influenzare le azioni che compiamo e, in minima parte, anche il sogno in sé.
Questi sogni sono tipici soprattutto della fase REM, anche se può capitare, seppur più raramente, di viverli anche negli stadi 1 e 2 del sonno NREM.
Come sono attualmente i vostri sogni? C’è qualcosa che li turba oppure sono piuttosto sereni? Li ricordate spesso? Anche se la scienza non ha ancora svelato tutti i loro misteri, una cosa è certa: sognare è un’esperienza affascinante che può aiutarci a conoscere meglio noi stessi.
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